Descrizione
Programma
“Ricordo quando da piccola, durante i lunghi viaggi in macchina insieme a papà, cantavo a
squarciagola i brani della Piaf. Chissà poi perché la Piaf, come l’avevo conosciuta? Che me
l’avesse fatta sentire lui? E come, se in casa non avevamo né un giradischi né una radio?
Ammesso poi che negli anni ’70 passassero di continuo le canzoni della Piaf alla radio
italiana…forse invece una audio-cassetta comprata all’autogrill e ascoltata a ripetizione da
Roma a Bologna, da Milano al meridione. Mi sembra questa l’ipotesi più accreditata. Fatto sta
che ero solo una bimbetta e giocavo alla chansonnière consumata, imitando quel suono
toccante e graffiato, cercando di arrotare la R e spiegare la voce di petto come piaceva a lui,
conscia del suo occhio vigile sempre puntato su di me. Édith Piaf è stata testimone
inconsapevole del nostro grande amore.
La associo a lui e credo sia per questo che quelle canzoni continuano a commuovermi.
Crescendo, si sono sommate la passione adulta per la lingua, la cultura e la musica francese,
un omaggio nel 2010 ad Aznavour, compagno di giochi di Édith, e infine la proposta, accolta
con slancio, di creare un programma interamente dedicato a lei.
Mi sono divertita a ritrovare quel repertorio, a scegliere i brani, ad arrangiarmeli addosso,
come un vecchio abito da adattare a un corpo nuovo. Mi sono mossa pensando sempre agli
straordinari musicisti insieme ai quali li avrei suonati: il mio sestetto.
Questo lavoro è un atto di gratitudine all’artista e alla donna Édith Piaf, icona del nostro
tempo e una delle figure femminili alle quali devo di più.”
C. Z
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