Descrizione
Riccardo Muti
Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
Ludwig van Beethoven
Sinfonia n. 5 in do minore op. 67
Felix Mendelssohn-Bartholdy
Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana”, op. 90 (MWV N 16)
Giuseppe Verdi
Sinfonia da I vespri siciliani
L’incipit più celebre della storia della musica: il destino che bussa alla porta. Così Muti, sul podio della “sua” giovane e sempre rinnovata orchestra, sceglie di aprire il più atteso e “popolare” dei concerti. Con quell’inciso squadrato e inconfondibile esaltato dalla dolcezza del secondo tema e poi disciolto nell’intera sinfonia: la Quinta per antonomasia. Ben diverso il tono dell’Italiana mendelssohniana – «è il lavoro più gaio che io abbia mai finora composto, specialmente nel finale» scrive il compositore dal soggiorno romano nel 1831. Mentre il piglio ritmico e fatale riemerge, seppure in tutt’altra foggia, nella Sinfonia brillante e appassionata con cui Verdi, per l’Opéra di Parigi, introduce alla temperie espressiva dei Vespri siciliani, e inevitabilmente all’irruenza del Risorgimento italiano.
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